La reazione di Trump al suicidio di Epstein

Solo per la cronaca, segnaliamo che Donald Trump, nonostante non abbia rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul suicidio di Jeffrey Epstein, ha però ritwittato due commenti “complottisti” e rilanciato così indirettamente la cosiddetta Clinton Body Count conspiracy, la teoria che vede i Clinton come due spietati assassini pronti a eliminare chiunque possa mettere in pericolo la loro posizione nell’establishment americano.

In tal caso il suicidio di Epstein sarebbe stato inscenato per impedire che i riflettori puntassero ancora sul caro vecchio Bill, protagonista di numerosi viaggi a bordo del famigerato “Lolita Express” diretto all’isola dei pedofili del miliardario newyorchese.

I due tweet ripresi dall’attuale Presidente americano sono i seguenti (il secondo è di un attore afro-americano sostenitore di Trump):

Osserviamo che la reazione della stampa americana, nonché dei politici democratici, seppur dura e tempestiva è stata tutto sommato “blanda”, considerando anche che a causa di Epstein uno dei ministri dell’amministrazione Trump, Alexander Acosta, è stato costretto a dimettersi (per aver condannato a una pena ridicola il miliardario pedofilo ai tempi in cui era procuratore) e che lo stesso Trump era tutt’altro che estraneo al mondo del perverso magnate, anche se obiettivamente non si è lasciato coinvolgere come lo “sprovveduto” -si fa per dire- Bill, che su quell’isola c’è andato fin troppe volte.

Forse è per questo che i giornali hanno preferito usare la “mano leggera” su quella che sembra finora la più grande provocazione di uno dei Presidente più osteggiato dai media di tutti i tempi, per agevolare l’oblio su una vicenda che, almeno dal punto di vista giudiziario, già si è chiusa col conveniente suicidio dell’unico imputato?

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